LE PICCOLE SCHIAVE CON LE ALI

“Se l'ape scomparisse dalla terra, all'intera umanità resterebbero solo quattro anni di vita”.

“Niente piante, niente alberi, niente esseri umani”, questa frase fu pronunciata da Albert Einstein e purtroppo rischia di diventare una profezia.

Pochi sanno che le api sono preziosissime, perchè hanno un ruolo chiave nel mantenimento dell'equilibrio del pianeta e la sopravvivenza di tutte le creature, compreso noi umani.

Da qualche anno questa specie è stata messa a rischio da un uso spasmodico di pesticidi.

Molte persone rimangono allibiti quando vengono a sapere che i vegani non mangiano il miele.

Solitamente i commenti sono “Tanto lo fanno già loro di natura, che motivo c'è a non mangiarlo...” ERRATO!!! Purtroppo dietro alla produzione del miele c'è sofferenza, ed è naturale per il vegano escludere il miele dalla propria alimentazione.

Un aspetto che ci tengo a chiarire, riguarda il fatto che le api non producono il miele per noi umani, come le mucche e le galline non producono né latte né uova per noi.

Questa è ovviamente una delle tante motivazioni, la più importante è che dietro a tutto questo vi è una sofferenza fisica, creature trattate come schiave al solo scopo di creare un prodotto superfluo nella nostra alimentazione.

I motivi non sono solo etici ma anche di tipo salutistico. A differenza di ciò che si crede, il miele è dannoso per la nostra salute, infatti il consumo di miele (compreso la pappa reale) viene sconsigliato a chi soffre di asma o allergie, in particolare ai bambini sotto i 12 mesi – in quanto il loro sistema digestivo non è compatibile con le spore batteriche potenzialmente presenti in esso. In alcuni casi può

causare il botulismo infantile.

Molto spesso il miele sotratto dagli alveari viene sostituito con sciroppo di zucchero e, non essendo esso l'equivalente adeguato della dieta naturale, espone le api a diverse malattie e quindi abbassa la loro durata di vita. Per questo motivo allo zucchero, vengono spesso aggiunti diversi antibiotici (come la tetraciclina, o la terramicina).

Il miele – ovvero il “vomito” delle api: ingoiato il nettare, essa lo rigetta e vi aggiunge enzimi mescolandolo con le proprie secrezioni digestive, la mistura viene poi rigurgitata per essere ulteriormente digerita da altre api – tutto ciò non contiene sostanze nutritive rilevanti per l'alimentazione umana.

Foto: facebook/Codice A Barre