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Perchè

Vegan?

Mangiare vegano per molti vuol dire privarsi di alcuni o di molti piaceri della vita, privarsi anche delle cose più semplici ma privarsene… In realtà credo che chi si privi dei veri piaceri sia proprio chi ancora crede fermamente che senza latte, burro, uova, carne, latticini e pesce non si possa vivere e tanto meno mangiare.

Personalmente da quando ho intrapreso questo nuovo percorso, ovviamente non solo culinario, mi sono accorta invece di quanto la dieta vegana sia variegata, ricca, colorata, gustosa e soprattutto fantasiosa. Ci si ingegna ogni giorno per trovare l’ingrediente giusto, la dose giusta di farina, di olio e quant’altro per fare in modo che una ricetta sia perfetta. Nulla è lasciato al caso, tutto è pensato, tutto è personalmente sperimentato fino a quando non si raggiunge “la perfezione” in cucina.

Chi manifesta contrarietà verso questo stile di vita si mostra contrario, a priori, anche verso la cucina vegetale. Si rifiuta di assaggiare, di gustare, di assaporare… Se non c’e formaggio non voglio assaggiare, se manca la carne manca qualcosa, se non hai messo il burro non ha lo stesso sapore… Queste alcune frasi tipiche di chi non vuole saperne della nostra cucina, e invece c’è chi curioso e ficcanaso non si dispiace di poter assaggiare qualche pietanza per scoprire cosa sarà mai questa cucina senza derivati animali e di solito gli assaggiatori curiosoni non rimangono mai delusi.

 

 

 

Insomma mangiare vegano non vuol dire per forza di cose mangiare soia e seitan o surrogati della carne, che a mio parare troppo spesso vedo nelle cucine vegane, un po’ perché si ha paura di non assumere a sufficienza proteine, un po’ perché “non si può fare a meno di lui!”, che alla fine si finisce per mangiare veramente troppe volte alla settimana questi prodotti pesanti per la digestione.

 

L’amore per gli animali non è nato un bel giorno che mi sono accorta che siamo tutti fratelli su questa Terra, l’amore per gli animali è sempre esistito, è nato insieme a me e cresciuto grazie alla mia sensibilità e grazie al rispetto che porto loro. Rispettare gli animali non vuol dire solo non mangiarli (maiale, mucca, agnello, cavallo, gallina, capra, asino, oca, tacchino…) e poi schifarsi nel verde un ragno, una lucertola, un serpente, un grillo, un millepiedi e così via. Siamo tutti stati creati secondo una catena che ci porta a mantenere vivo un ecosistema… L’uomo deve solo riscoprire il suo ruolo per non compromettere questo ecosistema che mantiene vivo il Pianeta Terra.

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